Documento presentato da Servas International

Scritto da Castracane Francesco il 13-06-2020

 

Servas e la crisi di Covid-19 - dichiarazione dei rappresentanti internazionali Servas alle Nazioni Unite

Dall'inizio del 2020, il mondo sta lottando per affrontare una pandemia che ha drammaticamente influenzato la vita politica, economica e sociale in tutto il pianeta.  Per i membri di Servas, questo comporta molte implicazioni. 

Per la maggior parte delle persone, la conseguenza più diretta e visibile della crisi di Covid-19 è stata la restrizione del movimento. Facendo parte di un'organizzazione fondata sulla ferma convinzione che aggregare ospiti e viaggiatori in tutto il mondo sia un importante contributo alla pace, molti membri di Servas possono sentirsi scoraggiati. 

Molti di noi sono a casa, senza possibilità di viaggiare all'estero, e questa situazione potrebbe protrarsi per qualche tempo. 

Momenti come questo, tuttavia, potrebbero anche darci modo di riflettere su ciò che ha portato il nostro mondo alla situazione attuale, che tipo di mondo desideriamo per il futuro e che cosa possiamo fare per contribuire a crearlo.

Potrebbero farci pensare a come si sentono le altre persone che, per varie ragioni, hanno già affrontato ostacoli alla libertà di movimento nelle loro vite. Ad esempio i rifugiati che vivono confinati nei campi, impediti ad attraversare le frontiere, che vivono dietro mura, incarcerati ... Mentre le merci possono attraversare le frontiere, in molte parti di questo mondo gli esseri umani non possono farlo. Il muro in Palestina, il confine USA con il Messico, i paesi europei che rifiutano i migranti, sono solo alcuni esempi.
Servas si basa sulla libertà di movimento. L'attuale crisi non consente la libertà di movimento, siamo tutti bloccati dove siamo. È un'opportunità per riflettere sul nostro stile di vita e su come possiamo differenziarlo all'interno della nostra comunità. 
Essere membri di Servas significa avere l'opportunità di viaggiare per il mondo, ma soprattutto significa far propri i valori di condivisione, mutuo soccorso e solidarietà. Possiamo dare vita a questo spirito e questi valori dimostrando solidarietà con i vicini e sostenendoci a vicenda. Siamo in grado di offrire la nostra assistenza alla nostra comunità, aiutando persone isolate o senzatetto, giovani rimasti senza accesso all'istruzione e persone colpite dalla povertà. Inoltre, possiamo impegnarci in attività per promuovere una società più giusta e pacifica, incluso, ma non solo, l’affrontare le questioni relative ai cambiamenti climatici. 
Sappiamo che la crisi di Covid-19 colpisce in modo esponenziale i più vulnerabili. Per mettere le cose nella giusta prospettiva, possiamo ricordare il gran numero di persone che muoiono di fame, varie malattie o conflitti in tutto il mondo. In tutto il mondo, 821 milioni di persone non hanno abbastanza cibo e ogni anno circa 3,1 milioni di bambini muoiono di fame.  Le stime del denaro necessario per porre fine alla fame nel mondo vanno da 7 miliardi a 265 miliardi di dollari all'anno.  
Per contro, nel 2019, secondo il SIPRI (Stockholm International PeaceResearchInstitute), le spese militari globali sono state di quasi $ 1,7 trilioni, il 3,6% in più rispetto al 2018!  Come membri di Servas, respingiamo la guerra come soluzione ai problemi globali - quindi dobbiamo chiedere la riallocazione delle risorse dalla guerra alla pace (cioè attenzione urgente al riscaldamento globale e garanzia di assistenza sanitaria universale).
La paura del coronavirus ha anche portato a una crescita del razzismo, dell'odio e della discriminazione. Invece di riflettere su ciò che ci ha portato a questo punto, ne incolpiamo gli altri. Il virus è la minaccia, non le persone. Abbiamo inoltre visto regimi autoritari cogliere l'opportunità di espandere il loro potere, minacciando i diritti umani, e sentito leader usare un linguaggio militare. Questo è il momento della cooperazione, della solidarietà e di porre fine ai conflitti in corso.

Di recente António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha sottolineato che "lepersone e i loro diritti devono essere la priorità e il centro " e che i diritti umani " possono e devono guidare la risposta e il recupero contro il COVID-19 ". 

La cooperazione globale e la solidarietà sono urgentemente necessarie per aprire le frontiere e risolvere questioni critiche di salute, povertà, fame, mancanza di abitazioni. Questo non è il mondo che le Nazioni Unite hanno immaginato 75 anni fa, né quello che Bob Luitweiler ha immaginato quando ha fondato Servas. Questo è il momento per noi di Servas di riflettere su ciò che vogliamo per il futuro e di muoverci verso quell'obiettivo. 

 

 Si ringrazia per la traduzione Saverio Reggio 

 

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