Pensieri pensati nel viaggio verso mia figlia

Scritto da Istrator Admin il 17-04-2022

Da parte di Sergio Beiato.

 

Vi racconto di un viaggio? Anche, ma soprattutto vi racconto ciò che mi è passato per la testa finchè, in bicicletta, andavo da casa mia (a Valeggio sul Mincio) a casa di mia figlia che si trova in Spagna.

Lo stile è quello del diario ma non è e non vuole essere un diario ma è...così, come sono io!!! wink

Il viaggio è iniziato il 28 settembre ed è terminato il 19 ottobre.

Sulla strada in bici sei nelle mani degli altri, ci sono auto che restano dietro per non stringerti, altre , poche, che ti considerano un ostacolo fastidioso. Quanto "gli altri" è fondamentale che   crescano e vadano a maturazione. Una bella lapide sulla strada recita: 

La cosa importante nella vita oltre a vincere per se stessi è aiutare gli altri a vincere, anche se questo comporta un rallentare il nostro passo.

Sono ospite in un agriturismo, Stefania si fa in quattro per gli ospiti, per gli animali, per i campi. Cerchiamo continuamente il consenso e la giustificazione degli "altri" , trascurando che tutto ciò che è "esterno" è fondamentale per risuonare con il nostro mondo interiore, con Sé stessi. Tutto ciò che cerchiamo all'esterno persone e situazioni funziona se e-moziona dentro. Peregrinare, seguire nuovi cammini, nuove relazioni, accogliere le proprie fragilità ci induce  a cercare in noi stessi la bellezza che l'amore ha donato a ciascuno sin dalla sua creazione di modo che anche noi possiamo donarla.

 

Il primo giorno di viaggio la pioggia  leggera mi ha accompagnato dalle 9.30 alle 15.30.  Da Casalmaggiore a Parma viaggio con Franco 82 anni è partito da Peschiera e torna a casa. Come si può comunicare con lo strumento del linguaggio  tutto il dissapore di stare sotto l'acqua,...la vicinanza di Franco mi aiuta a non tenere, chiacchieriamo parliamo della vita.  A Parma ci dividiamo  e in una empatia profonda ci abbracciamo. L'empatia la vibrazione delle tue cellule con quelle dell'altro che sono le tue stesse cellule.

Ieri da Medesano a La Spezia, 140 km con dentro il passo della Cisa. Pedalo a testa bassa concentrato sulla sete sul sudore sulla fame sulle gambe, non c'è tempo di sorrisi con nessuno. La relazione è tutta con te stesso, devi essere attento a non perdere la testa, basta un niente per farti disperare. Scelgo la via di ringraziare che ho acqua da bere, che la bici funziona,  che le gambe non fanno male e che non si tratta di una impresa "eroica" ma della accettazione di un dono.

Le difficoltà sono ferite che curano rendendoci veri, essenziali, bisognosi degli altri.

Baci

 

Domani sarò a Lourdes prima sosta del mio lungo viaggio.

Il pellegrinaggio è come un rito di iniziazione verso l'età adulta. Il rito prevede la Separazione dal quotidiano, dagli affari di tutti i giorni . Il nostro mondo è in involuzione a causa dei mezzi di informazione e del benessere materiale. I primi anziché favorire l'evoluzione ad adulti maturi scelgono di educarci ad essere "clienti".

Il secondo passaggio è l'Ammissione al rito che avviene entrando nella porta che ha due stipiti: la misericordia e la disciplina. La "regola" è passare dal focus dell'avere e del possesso a quello dell'essere. La ricerca della fiamma interiore che brucia senza consumarsi e che illumina l'interiorità e rischiara lo sguardo.

Gli ultimi due passaggi sarebbero la Rivelazione del senso della vita e del proprio compito in essa, e poi il Ritorno al tempo ordinario. Ma per questi ultimi aspettiamo un attimo.

Grazie, mi è di conforto scrivervi.

 

Sono a Carcassonne, domani mi fermo per recuperare energia. Non avrei mai creduto di poter fare tanta strada eppure lanciandosi nell'avventura possiamo scoprire che non c'è limite al raggiungere l'obiettivo fissato. È come se tutto concoresse alla sua riuscita. Oggi mi sono perso nelle campagne di Beziers, il GPS mi mandava su un cancello chiuso, ho trovato un uomo che gentilmente mi ha dato la direzione. Mi ha chiesto da dove venivo, da Verona rispondo, con questa qui (la bici), si. Gli è sembrata una follia....e lo è, ma i suoi occhi hanno brillato di stupore.

Quando chiunque di noi, osa andare al di là del quotidiano e della normalità l'altro/a possono vedere la possibilità concreta di fidarsi delle relazioni, della forza di volontà, della provvidenza che cosparge di petali il cammino. Seminiamo speranza. Restiamo amici del Bene.

 

Oggi ho visto il Principato di Monaco dall'alto, Nizza dalla periferia e Cannes dalla spiaggia. A Cannes i pellegrini non sono un'identità a sé ma sono raggruppati coi senza fissa dimora. Non si può essere sempre accolti e compresi.

Ieri sera sono stato ospite in una casa di suore lavoratrici per le missioni. Una suora del Burkina Faso la direttrice, una suora dal Vietnam per il servizio in tavola e 20 ospiti anziani. Anch'io una camera come gli anziani e a tavola si dice "merci" quando ti lei dà il piatto e quando lo ritira. Si aspetta e si mangia molto. Io avevo pedalato per 100 km e ero pieno, gli anziani non so come faranno a smaltire tutto quel cibo.

È stata una fotografia di quello che sarà. 

Buona notte

 

Partito stamane con previsione meteo terribili guardo in direzione Aix en Provence. Parto col sole ma subito nuvole nere intorno e sprazzi sole. Pedalo veloce davanti il grigio e dietro temporali. Come un novello Mosè attraverso le acque senza prenderne una goccia. A Brignole, 60 km dopo, la strada sembra un fiume. Traffico bloccato mi lasciano passare perché sono sul marciapiede. Comincia a piovere forte e mi ritiro in una lavanderia automatica. Dopo due ore rinuncio a continuare e cerco un alberghetto nei paraggi. Il paese è allagato, tutti i negozi chiusi compresi supermercati e stasera non c'è da mangiare. Domani il meteo mette bello e spero in una bella colazione. In poco tempo sono scesi 60 cm di pioggia, siamo già nel cambio del clima.

 

Ieri tappa facile, ho lasciato la bella famiglia di Aline a Geasque e sono arrivato ad Arles nell'ostello della gioventù. Facile perché tutta in discesa ma il vento forte e il GPS, che mi ha mandato in un terreno militare, hanno contribuito a farmi arrivare per le 17. Quando arrivo sono felice, ma durante il percorso ci sono momenti di fame, di stanchezza, di timore che piegano la resistenza e la motivazione. In questi momenti ma non solo adotto il mantra del rosario che mi riporta a trascurare la voce dell'ego che come una scimmia salta da un ramo all'altro, rami che si spezzano facilmente (presunzione, paura) e cerco la luce interiore e la voce interiore che mi riporta al presente, ad essere concentrato sul percorso. A ricordare le tante cose belle, straordinarie ricevute di cui io non sono stato l'autore. Così il rancore, il giudizio, il rifiuto, la paura spariscono e subentrano la benevolenza, la gratitudine, la confiance. Come due notti fa quando non riuscivo a riprendere il sonno ma alla fine ha prevalso la bontà interiore, ho girato la guancia sul cuscino, come da piccolo appoggiavo la guancia sul seno di mia madre, e mi sono riaddormentato.

 

Sono ospite da Josette 87 anni, lei accoglie i pellegrini che vanno a Lourdes o al cammino di Santiago. Si paga a donativo. Arrivato nel pomeriggio di ieri mi sono seduto alla tavola della sua grande famiglia, era domenica. Ho trovato il letto pronto, l'acqua calda, la cena e  tra poco la colazione. Senza il suo aiuto non sarei in grado di continuare. Noi abbiamo bisogno assoluto degli in termini di collaborazione e affettivi. E se paghiamo un servizio (il pagare è una convenzione umana riguardo alla collaborazione) siamo comunque grati e debitori all'altro che come noi ha bisogno solo di essere riconosciuto (amato).

È l'amour la chiave che apre la porta della vita: perdono, gentilezza, passione, gratitudine.......ecc.

Grazie e buona giornata

 

Sono arrivato a Saint Jean Pie de Port, l'inizio del cammino francese verso Santiago de Compostela. Da oggi ho perso la fobia di arrivare alla meta il più velocemente possibile, è una grazia. Pongo delle mete intermedie e mete definitive ma sono solo orizzonti ideali di una unicità non divisibile. Noi siamo pieni di riti che definiscono i tempi di cambiamento della vita: compleanni, battesimi, matrimoni, cene parentali e conviviali, ....ecc. La ritualità è così importante e positiva che ci aiuta a riconoscere il tempo in cui siamo.

Oggi pedalando guardavo con stupore e affetto tutte le belle creature intorno: le piante, le mucche che hanno tenerezze indicibili tra loro e mi sento parte del creato, niente di  speciale  rispetto alle altre creature. E ringraziando mi sento seppur per qualche istante, abitato. La.meta è già dentro.

Baci

 

Un viaggio di 22 giorni, 3 giorni di riposo ogni 600 km, quasi 1900 km.

Un miracolo.

Il dono del miracolo non è perché si è bravi, ma perché si è consapevoli di essere figli. I miracoli sono auspicabili per sé e per gli altri. Si possono chiedere, vedere, solo dobbiamo sceglierli. Trascuriamo i nostri piani di salvezza, i nostri rancori per le situazioni e le persone che non sono secondo il nostro volere e i miracoli sono lì.

José Luis mi si affianca in una strada di campagna dopo un'ora che spingo la bici in mezzo ai sassi. "Non ho mai visto un pellegrino perdersi in questa strada, ti porto io a Logroño ". Lo ringrazio tanto e gli dico che è l'angelo del Signore. "No, io so che vado all'inferno...."

Siamo noi che ci autolimitano, nascondiamo il bene interiore, ci incolpiamo e ci puniamo. La realtà è che siamo figli amati.

Con Marie Anne beviamo un caffè, lei camminerà per un mese anche se è in età lavorativa. Ha un malattia. Entriamo insieme nella chiesa di Puente de la Reina, c'è la messa ed inizia il padre nostro, le do la mano e preghiamo in una tenera sensazione di fraternità.

Emozioni libere, sante.

Grazie per avermi permesso di scrivere e così di avere chiaro il percorso Interìore.

Oserei dire che una volta scelto un obiettivo, calzante con i nostri piedi, coltivando quotidianamente la speranza del risultato, lo possiamo raggiungere perché tutto concorre affinché si realizzi.

Baci

 

 

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