Verbale dell'assemblea regionale Lazio ( virtuale ) 22 giugno 2020

Scritto da Tosetto Francesco Armando il 28-06-2020

 

 

VERBALE RIUNIONE VIRTUALE SOCI LAZIO DEL 22/06/2020
In data 22 giugno 2020 con inizio alle ore 18,30 si è tenuta la riunione dei soci s Servas del Lazio in videoconferenza con la piattaforma Jitsi con il seguente O.d.g. 1. Commenti e proposte sul bilancio Servas Italia 2019 e preventivo 2020 2. SOL ( Servas on Line ) uso ed aggiornamenti da fare ( caldeggiato dal CE ) 3. "proposte di organizzazione interna e di modifica al  regolamento" relative alla cancellazione  al 31.12 dei Soci non in linea con il versamento anno successivo . 4. Rinvio dell'elezione o rinnovo del coordinatore all'assemblea fisica d'autunno 5. varie ed eventuali
Introduce il coordinatore regionale Francesco T. che aggiorna i soci sulle attività rallentate di Servas durante la pandemia, in particolare sollecita i soci ad aggiornare e/o correggere i propri dati sul SOL (Servas On Line) internazionale. A tal proposito verrà inviata una mail a tutti i soci del Lazio contenente le istruzioni predisposte dal Coordinatore Nazionale dei Coordinatori Regionali. Porta i saluti di Francesco Castracane che non è potuto essere presente ed illustra la attuale situazione nel Lazio che vede la presenza di 82 soci con 30 soci non confermati nel 2020. Informa i soci che la marcia internazionale Jaijagat 2020 è ferma/sospesa, ma sul sito ci sono notizie. L’ 11 ottobre p.v. ci dovrebbe essere la marcia della pace Perugia Assisi con relativo incontro Servas Nazionale (da confermare).
 
1. Bilancio Servas Francesco T. informa di aver proposto,  in sede di riunione dei coordinatori regionali, il voto elettronico, da predisporre sul sito Servas Nazionale, per la approvazione del bilancio. La sua proposta però non ha avuto seguito. Paolo G. fa riferimento alla sua email inviata a tutti i soci del Lazio contenente i suoi commenti al bilancio. Il bilancio 2019 mostra un saldo negativo di -2.187,21 Euro. In realtà il saldo negativo è pari a circa 10.000,00 Euro, perché nel bilancio 2019 sono stati inserite anche le quote associative relative al 2020. Mantenendo costante questo ritmo di spesa, l’associazione brucerà i risparmi accumulati negli anni precedenti, pari a circa 46.000 euro, in 4 anni e mezzo. Per evitare questo bisognerebbe prima di tutto imputare le entrate di un anno allo stesso anno di bilancio a cui si riferiscono per maggiore chiarezza e per tenere maggiormente sotto controllo le spese modificando il regolamento che prevede di pagare entro il 31 dicembre dell’anno precedente (cosa del tutto inusuale nel panorama associativo nazionale). Ciò non eviterebbe comunque le perdite dovute alle spese eccessive. Le spese dovrebbero essere ridotte soprattutto per quanto riguarda i rimborsi dei viaggi degli organi direttivi dell’associazione (7.306,53 euro nel 2019), facendo appello al senso di responsabilità di tutti, e nel contributo annuale a Servas International (3.470,59 nel 2019). Il contributo a Servas International va ripensato. Attualmente sostituisce le somme ricavate dalla vendita dei bollini ed è calcolato come media dei tre anni precedenti. Forse bisognerebbe ritornare al vecchio sistema visto che i viaggiatori stanno diminuendo ogni anno. Inoltre nel 2020 i viaggi saranno drasticamente ridotti a causa del coronavirus. Per garantire un futuro tranquillo alla nostra associazione bisognerebbe inoltre riportare la quota associativa a 20 euro annuali. Francesco T. si dichiara d’accordo con i commenti di Paolo. Ritiene che il contributo a Servas International debba essere ricontrattato alla luce dell’impossibilità di viaggiare a causa della
pandemia e che il preventivo 2020 debba essere rivisto. Si chiede inoltre perché il costo di gestione del cc di Banca Etica sia così alto. Anna P. ritiene che ai soci debba essere consentito di pagare durante i primi tre mesi dell’anno dopo di che dovranno essere cancellati. Paolo G. risponde che in tutte le associazioni il socio non può essere cancellato, se non lo chiede espressamente,ciò non può essere fatto automaticamente e sicuramente, nel caso di Servas, non può essere fatto a livello nazionale, perché è il coordinatore regionale che deve attivarsi per sollecitare il socio a pagare o, accertata la volontà del socio, a cancellarlo. Francesco T. ricorda che il prossimo 1 gennaio il socio che non avrà pagato verrà sospeso, non potrà entrare nel sito, non potrà più avere informazioni e non potrà contattare gli altri soci, pur essendo formalmente ancora socio. Domenico M. ribadisce che  l’amicizia e la solidarietà sono un valore fondante di Servas, che non si deve comportare come l’esattore delle tasse. Prima di sospendere o cancellare un socio bisogna incontrarlo e telefonare per sollecitarlo a mettersi in regola. Il rispetto delle regole ci vuole. Anche chi rappresenta l’associazione deve mantenere un codice etico documentando le spese rimborsabili e preoccupandosi di spendere il meno possibile cercando le soluzioni di viaggio più economiche, senza sperperare risorse. Francesco T. aggiunge che  a tutti viene richiesta più trasparenza. Anna P. aggiunge che ai soci non paganti va messo comunque un termine per regolarizzare la loro posizione associativa. Paolo G. ricorda che i costi di banca Etica sono più alti di altre banche a causa delle finalità statutarie che impediscono speculazioni finanziarie. I servizi della banca devono essere pagati quindi dai correntisti.
 
2. SOL (Servas On Line) Secondo il coordinatore (Francesco T.) e i vice coordinatori (Paolo G. e Mara P.) attualmente i soci del Lazio inseriti nel SOL sono 49 di cui 40 senza una specifica localizzazione nella mappa del Lazio, 1 a Roma, 1 ad Acilia, 2 a Canale Monterano, 1 a Viterbo,  3 in alto mare nel Golfo di Guinea in Africa, 1 in Florida (USA). Chiaramente ci sono alcuni errori da correggere! Francesco T. e Mara P. consigliano vivamente di andare sul SOL e verificare i propri dati  seguendo le istruzioni che verranno inviate quanto prima Mara P. ricorda che il presidente di Servas International (Saganger) aveva espresso più volte la volontà di effettuare una nuova registrazione di Servas International che attualmente risulta iscritta come federazione non profit in Svizzera (Zurigo) secondo quanto previsto dal Codice Civile svizzero. Per Paolo G. bisogna capire bene se la federazione internazionale delle associazioni Servas nazionali si possa/debba trasformare o meno in una associazione a se stante che gestisca i viaggi al di fuori delle realtà nazionali. E’ pensabile che i soci Servas possano essere liberi di iscriversi pagando una quota distinta da quella nazionale sollevando le singole nazioni dal pagamento della contribuzione? Oppure rimarremo una federazione con un contributo nazionale proporzionale al numero di soci aderenti? Sparirà il bollino internazionale e sarà necessario solo compilare la LOI sul sito SOL ? Teresa M. chiede : a chi vanno richieste le liste se non si riesce ad entrare sul SOL? Francesco T. risponde che vanno chieste al coordinatore regionale o ai LH. 
    3. Proposte di organizzazione interna e di modifica al  regolamento Francesco T. riferisce che il 30 gennaio di quest’anno c’è stato il blocco di tutti i soci che non avevano pagato la quota del 2020 e, come ha  già detto, che il CE è intenzionato ad anticipare tale sospensione al 31 dicembre dell’anno precedente. E’ d’accordo nel fissare la scadenza del pagamento della quota al 28 febbraio di ciascun anno. Paolo G. ritiene fondamentale la modifica della scadenza del pagamento della quota annuale al 28 febbraio di ogni anno. Ciò consentirebbe di semplificare il bilancio consuntivo e di fare il bilancio preventivo per la scadenza di aprile. Il CE ha deciso di sospendere dalla qualifica di socio i morosi in contrasto con il regolamento Servas che assegna al coordinatore regionale il compito di cancellare il socio moroso solo dopo aver verificato la sua intenzione di non voler essere più iscritto. Non ci può essere nessun automatismo nella sospensione/cancellazione legato alla condizione di morosità soprattutto in una associazione culturale senza scopo di lucro. Una particolare attenzione va posta alla norma del regolamento che vieta “l’uso degli indirizzi della lista Italia o di altre nazioni al di fuori degli scopi istituzionali” che è stata ultimamente, a suo parere erroneamente, utilizzata dai Garanti per espellere la socia milanese Gabriella Grasso. Gabriella è stata espulsa, perché ha scritto prima al CE, poi direttamente ai soci italiani e a quelli israeliani, sollevando il problema della pace tra Israele e Palestina, proponendo di trasformare gli incontri Servas internazionali, proposti a dicembre, da Servas Israele in momenti di discussione sul tema invitando anche i palestinesi. Il problema palestinese è ancora vivo soprattutto ora che il Governo Israeliano ha deciso l’annessione dei territori palestinesi occupati dai coloni israeliani , tema su cui Servas deve prendere una posizione ufficiale. I soci italiani non sono stati mai informati di questa vicenda nè per iscritto nè nelle riunioni nazionali come ad esempio quella di Palermo. L’espulsione di Gabriella è illegittima e  priva di fondamento e pertanto la socia deve essere riammessa in Servas. Propone la costituzione di una commissione nazionale ad hoc, su base volontaria, che si faccia carico di chiarire gli scopi istituzionali di Servas, che non sono solamente quelli di ospitare, pena la trasformazione della nostra associazione in una agenzia di viaggi, e di valutare e proporre al CE modifiche al regolamento e/o allo statuto. Vincenzo C. osserva che, se non ci si oppone a tale espulsione, si dimostra di essere conniventi con chi ha espulso la socia Gabriella e con il governo israeliano che occupa illegalmente i territori palestinesi. Damiana B. si dichiara d’accordo e ricorda che a Palermo non si è parlato né del problema palestinese né dell’espulsione della socia Gabriella, anche se era previsto un intervento specifico. Paolo G. informa che si è costituito un gruppo Google di soci Servas solidali con Gabriella (rifleser@googlegroups.com) a cui tutti possono aderire.  Damiana B. concorda che l’ospitalità non è il fine di Servas, che non è una agenzia di viaggio, ma solo un mezzo per condividere esperienze e amicizia. Lo spirito Servas è oltre il viaggio e si spinge a realizzare la solidarietà e la fratellanza tra i popoli. Domenico M.dice che  Servas deve difendere la pace contro la violenza a favore dei diritti della persona senza entrare in beghe politiche. Chiede che Servas faccia un comunicato ufficiale per tutelare i diritti di tutte le nazioni e di tutte le persone. Bisogna avere una posizione chiara su tutti i soprusi, le guerre e le violenze. La conoscenza e l’accettazione reciproca è un argine al razzismo e alla violenza. Questi concetti di base devono essere condivisi da tutti.
Luciana V. si dichiara completamente d’accordo. Francesco T. ricorda che sulle pagine Servas i concetti indicati da Domenico sono chiaramente espressi e fanno parte integrante di Servas. Pertanto Servas deve prendere una posizione chiara sulle annunciate annessioni  di Israele e deve rivedere l’espulsione della socia Gabriella. Tutti i partecipanti sono d’accordo.
4.  Rinvio dell'elezione o rinnovo del coordinatore all'assemblea fisica d'autunno Tutti i partecipanti sono d’accordo.
5. Varie ed eventuali Non avendo altro da discutere la riunione viene sciolta alle ore 20,20.

 

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