Rocca Imperiale: Il gran giorno è arrivato!

Scritto da D'Alessandro Marie-Jose' il 20-05-2022

 

Rocca Imperiale: Il gran giorno è arrivato!

di Rosa Sicilia

Viaggio dei sensi con i profumi dei limoneti e il mormorio del mare Ionio, la vista del panorama spettacolare dei calanchi e gli antichi sapori della cucina mediterranea.

Il ladro di giorni e di speranza ha provato fino all’ultimo a rovinare il desiderio di riprendere le nostre uscite. Noi siamo stati più testardi! Certo le defezioni per covid e relative complicazioni hanno pesato sulla compagnia, ma noi abbiamo nutrito gli assenti forzati dell’ultima ora con continui invii di foto e video che loro gradivano e commentavano.

La nostra coordinatrice, Marie-José, appena eletta, lo aveva anticipato come parte importante del suo programma. “Riprenderemo a visitare la Calabria in lungo e in largo. Andremo a trovare i soci più lontani e ci faremo raccontare il territorio. Tenete pronto lo zaino!

La Calabria per la specificità del suo territorio non è facile da visitare. Fiumi e fiumare, montagne e “mari” ad un passo, valichi e quel poco di territorio pianeggiante la rendono unica, affascinante, scomoda da attraversare, ma il colpo d’occhio dopo ogni galleria toglie il fiato ed introduce nuovi scenari, nuovi colori ed orizzonti.

Dal confino delle nostre case al confine della Calabria

Per riprendere le nostre “uscite” abbiamo scelto Rocca Imperiale, uno dei borghi più belli d’Italia, a nord est, considerata porta della Calabria.  I ganci per visitare il territorio sono una potenza di fuoco. Giulio Palmieri, ex sindaco, innamorato del suo paese, trasferito da anni in città, vi torna ogni volta che può con mille motivazioni. E la sorella, Maria Teresa, chiacchierona, combattiva e vulcanica, si alterna col fratello a farci scoprire le peculiarità del posto. Sono curiosi di conoscere Servas, di capire chi siamo. Il nostro modo di stare insieme, l’interesse che mostriamo per ogni caratteristica del luogo, la meraviglia espressa verso la bellezza del territorio e di chi vi abita, li incuriosisce. Noi spieghiamo loro la differenza fra visitare con gli occhi e penetrare con il cuore luoghi e persone, che è la nostra modalità di viaggiatori Servas.

Scoperta di Rocca Imperiale

Appena arriviamo alle porte del paese, la vista dei limoneti, immensi, continui, ben curati ci accoglie ovunque giriamo lo sguardo. Il limone di Rocca è unico, dolce, profumato di un giallo intenso, lo si mangia senza ‘ngrizzulare tanto è dolce e succoso! E noi lo possiamo ammirare e gustarne il sapore, presso l’azienda “L’oro della Calabria dove siamo accolti dalla padrona di casa, che non nasconde la soddisfazione per aver ottenuto la certificazione europea IGP per il suo prodotto. Il castello federiciano e la chiesa madre impreziosiscono il borgo, che noi visitiamo unendoci ad un gruppo di visitatori pugliesi ai quali trasmettiamo la nostra allegria, nella richiesta corale di “Giulio sindaco”, guida “non autorizzata” che si è messa al servizio del gruppo.

Soddisfazione di avere ripreso i nostri viaggi

Arriviamo al ristorante “Pizza e Sfizi” stanchi e affamati. I padroni di casa hanno un bel da fare a tacitare lo stomaco di un branco di cavallette, in cui consapevolmente ci siamo trasformati. Tra un boccone e l’altro ci scambiamo le impressioni su quello che abbiamo visto, sulle persone che abbiamo conosciuto. É unanime la soddisfazione di aver ripreso i nostri viaggi. Sorrisi, abbracci e strette di mani finalmente prevalgono sul timore di un virus che ci ha rubato tempo e serenità. La mascherina è sempre pronta ad essere indossata, ma ci conosciamo così bene, desideravamo così tanto stare di nuovo insieme, che resta lì sul braccio a ricordarci che ancora bisogna essere prudenti. Il dopo-caffè lo facciamo sul lungomare di Rocca a respirare la brezza del mare Ionio, sotto un lungo filare di palme che ci ha fatto sentire tutti un po’ “californiani”.

E non finisce qui… a breve si riparte

I saluti finali parlano dei nuovi appuntamenti. Perché non andare in Basilicata a far conoscere la nostra associazione? La nostra coordinatrice ha origini lucane, regione in cui Servas è poco conosciuta. É una bella terra, abitata da gente laboriosa e saremo accolti come la noi del sud sappiamo fare da millenni. Accettiamo di buon grado la proposta e ci lasciamo con sorrisi e gratitudine reciproca per aver scelto di donarci il nostro tempo.

Viva servas!

 

                              

   

 

 

 

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