Escursione nel biellese - 12 giugno 2022

Scritto da Andreoli Stefano il 20-06-2022

 

Servas Piemonte organizza un’escursione sulle montagne intorno a Biella:

 

Domenica 12 giugno 2022

Pettinengo, il balcone del Biellese

tra fede, natura e archeologia industriale

 

Per partecipare è necessario iscriversi inviando una e-mail a piemonte@servas.it

I soci di altre regioni che avessero bisogno di ospitalità possono segnalarlo, e verranno messi in contatto con i piemontesi che partecipano all’escursione disponibili ad ospitare.

 

Pettinengo è un comune collocato più o meno nel centro geografico della Provincia di Biella, in una zona di bassa montagna che divide i rilevi collinari affacciati sulla Pianura Padana dalla zona più elevata delle Alpi Biellesi. Il suo nome deriva dalla “pettinatura” della lana, una delle operazioni che un tempo gli abitanti, nei periodi di morta dalle attività agricole, effettuavano per arrotondare il reddito. Le attività tessili a partire dal Settecento acquistarono sempre maggiore importanza e vennero poco per volta industrializzate. Furono così costruiti stabilimenti, prima a fianco dei vari torrenti che attraversano la zona, in modo da sfruttare la forza motrice dell’acqua e poi, quando l’industria tessile iniziò ad utilizzare i combustibili fossili e l’elettricità, in zone più salubri e facili da raggiungere con gli automezzi. Alcune famiglie con questa industria costruirono notevoli fortune, e a Pettinengo la dinastia dei Bellia - titolare del marchio “Liabel” che altro non è che l’anagramma del cognome – fondò il grande stabilimento che tutt’ora occupa il centro del paese e costruì la bella “Villa Piazzo”. Oggi la villa è di proprietà pubblica ed è gestita dall’associazione “Pacefuturo”, che si ispira alle idee sociali e ambientali di Michelangelo Pistoletto. L’itinerario che segue permette di farsi un’idea di questo territorio così ricco di stimoli e di visitare la “Macchina Brusà”. Questi ruderi, definiti la “Cattedrale dei tessitori”, sono quanto rimane della “Fabbrica Serra”, costruita nel 1835 lungo il torrente Tamarone su un preesistente mulino e distrutta poi da un rovinoso incendio. La salita alla Cima Sant’Eurosia richiama storie ancora più lontane: su questo panoramico rilievo infatti attorno al 1300 si trovava probabilmente una delle fortificazioni costruite per contrastare Fra Dolcino e i suoi seguaci. Anche la bella chiesetta oggi presente sulla punta della collina aveva a suo modo una funzione difensiva: dedicata a Sant’Eurosia serviva infatti per proteggere il paese sottostante dalla grandine e dalle altre avversità atmosferiche. I sentieri che si percorrono vengono curati dall’Associazione Pacefuturo e da vari anni, in novembre, vedono centinaia di runner sfidarsi in un impegnativo trail del quale si possono vedere sul terreno le frecce e i bolli gialli che ne segnalano il tracciato.

Dislivello positivo: circa 400 metri; tempo: 2.30 ore; lunghezza del percorso: circa 8 km; difficoltà: E

Accompagnatore: Filippo Ceragioli tel. 011.37.77.51

Cellulare: 338 9980828 E-mail: filippo_ceragioli@yahoo.it

 

Ritrovo: stazione ferroviaria di Biella S. Paolo (Piazza S. Paolo, 2) – h 10,15

(orario di arrivo previsto del treno che parte da Torino alle 8,54).

 

Pranzo al sacco.

 

In caso sia prevista pioggia abbondante l’escursione sarà annullata.

 

Itinerario: da Biella proseguiremo in auto fino a Pettinengo (700 metri s.l.m.). Lasciate le auto nei pressi della chiesetta di San Rocco, si prosegue per stradine e sentieri fino a costeggiare la grande vasca in pietra un tempo utilizzata come macereto per la canapa e poi ai ruderi della “Macchina Brusà”. Dopo un tratto nel bosco passeremo nei pressi di un pilone votivo con una bella immagine della Madonna d’Oropa e saliremo al piccolo pianoro che dà accesso ad una cava di pietra, quest’ultima comodamente accessibile con una brevissima digressione e illustrata da una interessante bacheca informativa. Passati a fianco di un roccione panoramico, saliremo fino allo spartiacque tra la valle dello Strona e il bacino del Quargnasca. Raggiunto il crinale lo si segue verso destra e, con percorso a tratti faticoso e sempre in un bel castagneto, si arriva alla Cima Sant’Eurosia e all’omonimo piccolo oratorio (823 m, 1.40 ore) dove potremo fermarci per il pranzo al sacco. Si prosegue lungo il crinale con un tratto in ripida discesa; poi proseguiremo tra boschi e stradine asfaltate fino a tornare al punto di partenza (2.15 ore). Saliremo quindi con una breve camminata a Villa Piazzo, che occupa la cima della collina che sovrasta da sud il paese. Il parco è in genere aperto al pubblico; le serre della villa ospitano una caffetteria, e all’ombra degli alberi secolari del parco sono presenti vari tavoli da picnic dove potremo fermarci per prendere un caffè o altro; il grande giardino offre scorci sulla pianura e sulle Alpi Biellesi che giustificano abbondantemente l’appellativo di “Balcone del Biellese” dato a Pettinengo.

 

(testo e foto di Filippo Ceragioli, adattamento di Stefano Andreoli)

 

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